Introduzione all’analisi tecnica
Questo articolo si rivolge a coloro che vogliono imparare l’analisi tecnica.
Si tratta della lezione di introduzione del corso base di Finanza Informale! Completamente GRATUITO per te!
In questa lezione imparerai l’analisi tecnica e capirai anche perchè è importante abbinarla all’analisi fondamentale.
Andremo a scoprire l’analisi tecnica attraverso gli elementi base, quali ad esempio i trend, i gap, le resistenze, i supporti.
Sono tre gli elementi imprescindibili su cui si fonda l’attività di trading:
Primo step: l’analisi
Secondo step: il money management, ovvero come gestire il capitale che è limitato;
Terzo step: la psicologia, l’aspetto più difficile da gestire per il genere umano.
Che cos’è l’analisi tecnica?
Se guardi il mercato senza alcun criterio di analisi (tecnico o fondamentale) non puoi avere alcuna capacità di distinguere un titolo interessante da uno cattivo.
Se invece riesci ad analizzare il mercato e, di conseguenza le varie azioni, riuscirai a dare un valore corretto agli strumenti finanziari che prenderai in considerazione.
All’interno del mercato trovi un mix di titoli (ottimi, buoni o scarsi).
Gli stessi però si suddividono, più precisamente, in:
- Titoli rialzisti
- Titoli ribassisti
- Titoli senza direzionalità
Infatti, non puoi permetterti di selezionare un’azione casualmente e sperare che sia impostata al rialzo!
Senza prima aver studiato il titolo stesso sia dal punto di vista fondamentale che tecnico, navigherai nel buio.
Analisi tecnica vs analisi fondamentale
L’analisi tecnica e l’analisi fondamentale sono discipline di analisi che prevedono due approcci contrapposti.
Da sempre gli analisti tecnici si sono scontrati contro gli analisti fondamentali, schierandosi l’uno contro l’altro.
L’analisi tecnica studia l’andamento dei prezzi mentre l’analisi fondamentale si concentra sull’analisi del bilancio aziendale.
Di seguito puoi vedere una tabella comparativa che mostra i vantaggi dell’analisi tecnica e dell’analisi fondamentale:
Analisi tecnica | Analisi fondamentale |
Analisi dell’andamento dei prezzi in relazione al tempo | Analisi del valore fondamentale dell’azienda considerata (bilancio aziendale)
Utilizzata per assegnare un valore intrinseco all’azienda (quindi al titolo analizzato) |
Analizza gli effetti | Analizza le cause |
Offre possibilità di timing (scelta del tempo migliore per acquisto/ vendita) | Non offre la possibilità di timing (scelta del tempo migliore per acquisto/ vendita) |
Sfruttabile per tutti i prodotti finanziari | Effetto tunnel (concentrazione in pochi settori e azioni) |
Utilizzabile per tutti gli orizzonti temporali (intraday, breve e medio/ lungo termine) | Utilizzabile solo nel lungo termine (acquisto solo titoli sottovaluti) |
Sei proprio convinto che ne serva una piuttosto che l’altra?
Prima di presentarti gli argomenti di cui si compone l’analisi tecnica, è importante sottolineare che per un’ottima analisi di mercato è opportuno integrare lo studio di entrambe.
Questo ti deve essere chiaro anche se sei qui esclusivamente per imparare l’analisi tecnica!
Infatti per analizzare un titolo o uno strumento finanziario è sempre necessario combinare l’utilizzo dell’analisi tecnica a di quella fondamentale.
Infatti, come puoi notare dalla tabella, gli svantaggi di una vengono compensati dall’altra.
Quali sono i 7 tipi di analisi su cui si concentra l’analisi tecnica?
Grafica è l’analisi dell’andamento dei prezzi tramite un grafico temporale o atemporale per individuare il trend e captare eventuali segnali operativi
Quantitativa riguarda l’analisi degli indicatori che basandosi principalmente sul prezzo restituiscono delle informazioni tramite delle formule.
Volumetrica analizza il comportamento dei volumi e, quindi, della forza che esprimono i compratori e i venditori.
Tipicamente, i volumi saranno più elevati nelle fasi di acquisto e, inferiori, nelle fasi di vendita.
L’ampiezza è dato dal numero di azioni (o percentuale di azioni) che partecipano al rialzo o al ribasso di un indice di mercato.
Un mercato si dice ampio quando il rialzo dello stesso corrisponde alla crescita di tutte o buona parte delle azioni del listino.
Al contrario, un mercato è poco ampio quando esso cresce ma solo perché viene influenzato dalla forte crescita di poche grandi azioni.
Il sentiment serve a valutare come stanno agendo gli operatori e conoscere le loro aspettative.
Se tutti gli operatori sono rialzisti e questa percentuale di operatori è molto alta allora l’indice è vicino ai massimi.
Analisi Ciclica è l’analisi delle periodicità del mercato.
Quindi vi è una ripetizione ciclica di determinati movimenti.
Il flusso di capitali è, infine, utile per individuare se i capitali stanno affluendo o defluendo dal mercato.
Inoltre è utile a capire se la tendenza è rialzista o ribassista.
La teoria di Dow, il padre dell’analisi tecnica
Charles Henry Dow (Sterling, 6 novembre 1851 – Brooklyn, 4 dicembre 1902) è stato un giornalista statunitense, nonché cofondatore della società Dow Jones and Company con Edward Jones e Charles Bergstresser.
Dow fondò anche il Wall Street Journal, che si affermò nel tempo come uno dei più importanti quotidiani finanziari del mondo.
Inoltre il giornalista sviluppo una serie di principi volti ad analizzare il comportamento del mercato che in seguito divennero noti come Teoria di Dow,e furono alla base dell’analisi tecnica.
Se vuoi imparare l’analisi tecnica, non puoi non conoscere Dow e i suoi principi che sono alla base di questa disciplina!
I 6 principi di Dow:
I mercati scontano tutto in quanto nei prezzi dei vari titoli e indici sono già contenute le informazioni disponibili agli operatori dei mercati.
I mercati hanno 3 tipi di trend:
Trend rialzista
Trend ribassista
Trend laterale
I trend primari hanno 3 fasi:
Primaria: ha una durata annuale o superiore
Secondaria: è la correzione del trend primario che dura dalle 3 settimane ai 3 mesi;
Minore: dura meno di 3 settimane
Gli indici devono confermarsi a vicenda!
Dow aveva creato due indici, il Dow Jones Industrial e il Dow Jones Transportation.
L’economia americana è solida, i titoli industriali crescono.
Ma se l’economia è realmente solida i prodotti delle industrie vengono acquistate dai consumatori.
Questo è possibile solamente grazie ai trasporti, pertanto i due indici creati dovevano andare di pari passo.
Quindi, una eventuale correzione del Dow Jones Industrial anticipava una correzione del Dow Jones Transportation e viceversa.
Il volume deve confermare il trend
Questo significa che i volumi devono muoversi nella stessa direzione del trend, cioè se il trend è positivo i volumi devono aumentare.
Un trend viene considerato tale fino a prova contraria.
Una volta individuato un trend (successione di massimi e minimi) dobbiamo operare nella stessa direzione del trend.
Opera in quella direzione fino quando avrai evidenza empirica (sul grafico) che il trend è stato invalidato.
Come anticipato, quando i massimi e minimi sono crescenti, il trend è rialzista.
Quando i massimi e minimi sono decrescenti, il trend è ribassista.
Bisogna ricordare che nonostante le regole, esistono sempre delle eccezioni.
Ora hai acquisito i 6 principi di Dow, fanne buon uso!
Scala logaritmica e scala aritmetica:
Vengono utilizzate due tipologie di scala nei grafici:
Scala aritmetica: ad uguali variazioni sulla scala corrispondono uguali variazioni di prezzo.
Si utilizza per titoli con piccole variazioni di prezzo e serve principalmente per effettuare un’analisi di breve periodo.
Scala logaritmica: ad una stessa distanza sull’asse verticale corrisponde una stessa variazione percentuale.
Si utilizza per titoli che hanno un range verticale molto ambito e quindi grandi oscillazioni di prezzo e viene usata per analisi di lungo periodo.
Tipologie di grafici e timeframes
Imparare l’analisi tecnica vuol dire padroneggiare i grafici e timeframes, ovvero gli intervalli temporali.
Grafici temporali vs grafici atemporali
Di seguito puoi vedere una tabella riassuntiva con i principali grafici.
La particolarità dei grafici atemporali è che non tengono in considerazione la dimensione del tempo.
Essi, infatti, non si muovono se le variazioni dei prezzi sono minime.
Tuttavia, questo argomento verrà approfondito in un’altra lezione.
Grafici temporali | Grafici atemporali |
A barre | Point & Figure |
Lineare | Renko |
Candele | Kagi |
Equi-volume | |
Candlevolume |
Grafici a candela
Sono i grafici più utilizzati perché, oltre ad essere semplici, sono anche quelli di più immediata comprensione.
Non puoi imparare l’analisi tecnica, senza conoscere i grafici a candela.
Non importa se tu sia un trader professionista o no!
Una candela ci dà, infatti, a colpo d’occhio le seguenti preziose informazioni:
o Prezzo di apertura
o Prezzo di chiusura
o Minimo del giorno
o Massimo del giorno
Tipologie di timeframes:
Intraday | Multiday |
1 minuto | Giornalieri |
5 minuti | Settimanale |
10 minuti | Mensile |
30 minuti | Trimestrale |
1 ora | Annuale |
Definizione ed individuazione del trend
Un trend è la direzione che assume il mercato.
Esistono 3 tipologie di trend:
- Rialzista: è una successione di massimi e minimi crescenti.
- Ribassista: è una successione di massimi e minimi decrescenti.
- Laterale o trendless: il mercato non ha una vera e propria direzione.
I trend vengono definiti anche in base alla loro durata:
Trend di lungo periodo (oltre 4 anni)
Trend di brevissimo (inferiore ai 3 mesi)
Trend di medio periodo (da 1 a 4 anni)
Trend di breve (da 3 a 12 mesi)
Supporti e resistenze
Il supporto è una zona a concentrazione di domanda sotto il livello dei prezzi.
La resistenza è una zona a concentrazione di offerta che si trova sopra il livello dei prezzi.
Una resistenza può arginare la salita dei prezzi.
Mentre un supporto può impedire una discesa dei prezzi.
Per imparare l’analisi tecnica al meglio devi saper identificare con efficacia supporti e resistenze!
Ma cerchiamo di capirlo meglio con un esempio:
Figura 1: Test supporto
In questo grafico si può vedere come abbia tenuto, soprattutto negli ultimi mesi, il supporto posizionato al livello150 (linea grigia).
Infatti il titolo Ferrari ha toccato il prezzo dei 150 per poi “ripartire” immediatamente verso prezzi più alti.
Regola del cambiamento di ruolo di supporto e resistenza
Quando un supporto viene rotto a ribasso esso diventa una resistenza.
Il cambiamento di ruolo ha una posizione rilevante a livello psicologico.
Ad esempio, quando mantengo una posizione in perdita e ritorno al prezzo di pareggio, a quel punto gli operatori in pareggio iniziano a vendere per liberarsi della loro posizione.
Esistono tre strumenti per valutare la forza di supporti e resistenze:
Volumi: maggiori sono i volumi nelle aree di supporto e resistenza e maggiore è la loro importnza.
Tempo: più tempo il supporto rimane tale e più il supporto assume importanza. Distanza di attraversamento: più i prezzi si allontanano da un supporto o ad una resistenza più assumono un ruolo importante, riconosciuto dal mercato.
Esistono altrettanti strumenti per determinare la validità di un breakout:
Prezzo: se il supporto viene rotto del 3%, allora la rottura è valida.
Volume: tanto più sono alti i volumi durante la rottura, tanto più essa è importante.
Tempo: se la rottura rimane tale per almeno 2 giorni, allora essa viene ritenuta valida.
Gap di fuga, di continuazione, di esaurimento e generici
I gaps sono dei vuoti di prezzo che si presentano tra due candele consecutive.
Esistono quindi due i tipi di gap:
Gap down detto anche gap ribassista che rappresenta la forza dei venditori
Gap up detto anche gap rialzista che rappresenta la forza dei compratori
Esistono 4 tipologie di gap:
Se vuoi imparare l’analisi tecnica devi conoscere i gap, anche se non sempre li utilizzerai.
Gap di fuga o di rottura, si formano alla nascita di un nuovo trend e tendono a rompere livelli importanti del grafico (come resistenza o supporti).
Essi si manifestano con altissimi volumi e non vengono quasi mai richiusi dal grafico (restano aperti, infatti).
Gap di continuazione, si forma nelle zone centrali di un trend.
Un trend può avere fino a 3 gap di continuazione.
Nei gap di continuazione i volumi sono più bassi rispetto ai gap di fuga.
Questi gap vengono chiusi solo parzialmente.
Se il titolo scende, tutta l’area del gap funge da resistenza.
Gap di esaurimento, sono i gap che si formano alla fine del trend. Si forma un gap down dopo l’altro, ma vengono subito richiusi.
Questi si manifestano con volumi bassi.
Gap generici che non danno particolari informazioni.
Avvengono con bassi volumi e su zone irrilevanti del grafico.
Questa è la lezione introduttiva del corso base di analisi tecnica di finanza informale! 🙂
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