Analisi e Report

La trasformazione delle banche in favore dei Millennials e della Generazione Z

La partecipazione di centinaia di giovani ai Fridays for Future, non è passata inosservata agli occhi di chi sostiene il settore finanziario.

Da tempo le banche si chiedono come attirare i cosiddetti neo-adulti, che costituiscono una parte consistente della popolazione e che potrebbero portargli entrate non indifferenti. (generazione z)

La tematica ambientale, i climate change, rappresentano uno degli argomenti più affrontati ed interessanti degli ultimi anni.

Sia i Millennials che la Generazione Z (o generazione Greta) sanno che il momento di cambiare è arrivato, che non ci sono più mezze misure da applicare ma che bisogna agire.

Si sono uniti per salvaguardare l’ambiente e sono sempre più inclini ad approvare sistemi che includano soluzioni sostenibili.

Considerano questo tipo di atteggiamento, le banche hanno iniziato a rivalutare e riformare il proprio piano di sviluppo e realizzare opzioni differenti.

Cosa succede nel settore finanziario: NGFS e Flowe

E’ stato istituito un “Network per il Greening del sistema finanziario” (NGFS), una collaborazione che unisce 40 banche centrali, agenzie di supervisione ed istituzioni finanziarie internazionali.

Lo scopo è quello di sviluppare una risposta coordinata e coesa per ridurre al minimo l’impatto ambientale negativo ed aiutare a risolvere i problemi climatici.

In particolare, il green new deal dovrà impegnarsi a ridisegnare gli strumenti a disposizione dell’Ue, con l’inclusione della Banca Centrale Europea (Bce), dei regulators e della Banca Europea degli Investimenti (Bei).

Un processo estremamente lungo ma anche molto importante, che potrebbe causare grandi cambiamenti nel sistema finanziario internazionale.

Tuttavia, questo tipo di attenzioni non riguarda solo l’Unione Europea ma, al contrario, diverse sono le introduzioni locali.

Un esempio è costituito da Flowe, una diramazione del Gruppo Bancario Mediolanum.

La neonata società italiana è interamente digitale; punta al raggiungimento di soluzioni strettamente ambientaliste, con una forte considerazione dei consumi energetici.

L’attenzione ambientale parte dall’interno dell’impresa stessa, le cui auto aziendali sono ibride o elettriche.

Ogni dettaglio è messo al servizio della sostenibilità, così da provocare un cambiamento reale che porterà idealmente ad un futuro più consapevole.

La carta affidata ai nuovi iscritti è in legno certificato. Ivan Mazzoleni, il ceo & cultural energy orchestrator di Flowe, l’ha definita come “carbon free footprint”, poiché per ogni emissione effettuata con la carta Flowe si impegna a piantare un albero.

Tutto questo è reso possibile grazie alla collaborazione con una giovane startup, ZeroCo2, anch’essa impegnata nel settore ambientale.

Una delle più importanti introduzioni di Flowe è l’associazione con la fintech Doconomy, che consente l’uso dell’indice Åland.

L’indice Aland

Tale indice, per chi non lo sapesse, consente di tracciare e calcolare l’impatto sul clima dei consumi del singolo cliente, regalando una consapevolezza nuova che potrebbe cambiare il suo atteggiamento personale.

Flowe è il quarto istituto finanziario dopo Bank of Åland, Nordea e Bank of the West, ed è il primo Imel (Istituto di Moneta Elettronica) in Italia, a decidere di adottare l’indice Åland.

Tutti i processi vengono eseguiti attraverso l’app ufficiale della banca, scaricabile sia su Android che Ios.

In soli due mesi di servizio l’app ha raggiunto circa 23.000 utenti che, attraverso l’utilizzo, sono arrivati a piantare ben 4.500 alberi.

Attualmente sono disponibili due versioni: una versione gratuita – Fan- , ed una versione a pagamento – Friend -.

La seconda prevede il versamento di un canone mensile di 10 euro che consente di accedere a contenuti extra come videolezioni su temi ambientali.

Inoltre, gli utenti del servizio premium hanno la possibilità di bilanciare il consumo di CO2 legato alle proprie transazioni, piantando un albero, sempre grazie alla collaborazione con ZeroCO2.

Hype: soluzione digitale per le transazioni online

Hype costituisce una nuova introduzione del gruppo Banca Sella. Al conto bancario Hype è associata un’app che consente di svolgere tutte le azioni principali.

E’ stata progettata ed ideata proprio per la nuova generazione, abituata a gestire tutto mediante lo smartphone.

L’app offre la possibilità di trasferire denaro in modo semplice e sopratutto sicuro.

Per questo motivo, risulta essere particolarmente utilizzata dai Millennials e dalla Generazione Z, che cercano un modo per gestire le proprie finanze in sicurezza e rapidamente.

Veloci e semplici da sfruttare sono i servizi di pagamento e prelievo.

Hype permette di pagare direttamente con lo smartphone.

E’ possibile associare la carta ad Apple Pay, così che per pagare sarà sufficiente avvicinare lo smartphone al POS del negozio (lo stesso ragionamento vale anche per i dispositivi Android).

Cosa ci permette?

La carta Hype permette di prelevare senza commissioni negli ATM di tutti gli istituti bancari del mondo.

Basta avere la carta fisica, che può essere richiesta al momento della registrazione e arriva direttamente a casa senza costi, in pochi giorni.

Così come per Flowe, sono disponibili due versioni. Una prima versione gratuita, Hype Start ed una seconda a pagamento, Hype Plus.

Per usufruire dei servizi plus basterà versare un contributo di 1 euro al mese che, considerate le offerte dell’applicazione, è assolutamente accettabile.

Secondo i dati relativi all’utilizzo, una gran parte degli utenti sfrutta una delle funzioni aggiuntive dell’App, ovvero la sezione dedicata al risparmio.

E’ possibile mettere da parte ogni mese una determinata somma di denaro, così da poterla sfruttare in futuro.

Risulta evidente quanto siano maturati e cambiati i tempi da quando è possibile gestire il proprio conto bancario direttamente online.

I passaggi sono diventati più rapidi, ci sono state meno perdite e meno emissioni. Un punto in più per l’ambiente e per la sicurezza.

In un’ottica simile, con il problema dei cambiamenti climatici che diventa sempre più impellente, è necessario che anche le banche inizino ad organizzarsi per ridurre il proprio impatto ambientale.

I risultati che stiamo ottenendo con le ultime introduzioni fanno ben sperare per un futuro migliore e all’insegna della sostenibilità.

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